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Con la presente, la scrivente Organizzazione Sindacale, espone e segnala le diverse criticità inerenti
la gestione dei pazienti uremici cronici affetti da Sars Cov-2, presso il Centro Emodialisi dello
Stabilimento Ospedaliero “C.&G. Mazzoni” di Ascoli Piceno.
A distanza di quasi due anni dall’inizio della pandemia, tutti gli Stati d’Europa (Italia compresa),
rappresentano nuovamente l’epicentro epidemico, come decretato dall’OMS circa due mesi fa, e
purtroppo, nei Presidi Ospedalieri dell’Area Vasta 5, gli Operatori Sanitari sono tuttora costretti ad
affrontare “la quarta ondata” senza un’organizzazione strutturale o “piano pandemico” per la gestione
dei pazienti dializzati contagiati da Coronavirus.

 

Infermiere di dialisi

Nello specifico, in questa settimana, un paziente uremico cronico, sottoposto ad emodialisi ciclica nel
P.O. Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, viene sottoposto a trattamento emodialitico
nel P.O. “C.&G. Mazzoni” di Ascoli Piceno, poiché la struttura interna è stata modificata lo scorso
anno, trasformando un posto letto ad hoc per eventuale gestione di paziente Covid positivo e altri 4
posti letto, per il trattamento di pazienti in attesa di risposta tampone (detti pazienti grigi).
Nel P.O. “C.&G. Mazzoni” di Ascoli Piceno è presente l’unica Unità Operativa di Nefrologia e tutti
i pazienti che necessitano di terapia sostitutiva emodialitica, vanno a sovraccaricare il Servizio
Emodialisi, già in forte carenza di 6 unità infermieristiche, oltre alla gestione delle emodialisi CRRT
fuori reparto (pazienti ricoverati in Rianimazione, Utic, etc), le quali sono TOTALEMENTE a carico
degli stessi Infermieri presenti in turno nel Servizio Emodialisi.

Nel reparto Pneumo-Covid, sono stati allestiti altri 2 posti letto per pazienti dializzati, con
predisposizione di impianto delle acque, già effettuato durante la terza ondata endemica.

 

Dialisi di Ascoli Piceno

Nell’ Ottobre u.s., l’O.S. NurSind segnalava a tutti i vertici locali e centrali, la grave carenza del
personale infermieristico nel Servizio Emodialisi di Ascoli Piceno (6 infermieri in meno, rispetto alla
dotazione organica minima), inoltre, la gravissima carenza di personale infermieristico nei due
stabilimenti Ospedalieri dell’Area Vasta 5 (Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto), la stessa
veniva segnalata anche all’Assessorato alla Salute della Regione Marche. Siamo tuttora attesa di
interventi risolutivi !

È chiaramente fuori discussione che il Servizio Emodialisi di Ascoli Piceno possa affrontare la quanta
ondata epidemica con una grave e cronica carenza di personale infermieristico specializzato, pertanto,
chiediamo a tutti i dirigenti in indirizzo un rapido intervento di sostegno al personale infermieristico
per la gestione delle criticità esposte.

Nel ringraziare anticipatamente, fiduciosi nella collaborazione, si porgono distinti saluti.
Ascoli Piceno 06/01/2022

Il Segretario Territoriale NurSind Ascoli Piceno

Maurizio Pelosi

 

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